00 09/05/2008 00:36
C'è qualcosa su cui la nostra professione può e deve riflettere ed affermare?
Gli episodi di questi giorni - soprattutto l'omicidio del ragazzo di Verona, ucciso per niente... - collegati alle quotidiane notizie di intolleranze, violenze di cui sono protagonisti o vittime i giovani credo che debbano stimolare qualche riflessione più approfondita da parte di chi, come noi, lavora nel campo della prevenzione e dell'educazione sociale.

Ad un dibattito all'Infedele, il 7 maggio su LA7, Massimo Cacciari Sindaco di Venezia ha fatto delle affermazioni importanti, che mi hanno colpito. Lui afferma che la PERCEZIONE di un aumento della violenza è un fatto che non possiamo trascurare, anche se i dati ISTAT sono più tranquillizzanti e anche se la violenza è endemica nelle società. Quello che può fare la politica e l'educazione è agire sul sistema nel suo insieme, non solo colpire singoli episodi, bisogna capire e porre rimedi a livello di sistema, senza cavalcare singoli episodi che se generalizzati portano a paure, intolleranze, timori verso chi è diverso dalla nostra ristretta cerchia familiare e amicale. Solo in questo modo la percezione può essere modificata e le questioni possono essere trattate per quello che sono, e porvi rimedio.

Sono temi importanti, su cui noi dobbiamo dire la nostra e fare delle affermazioni. Per esempio che se la prevenzione non c'è, si vede. Quando mancano politiche di prevenzione (e quindi di sistema), di contenimento delle derive e delle marginalità, si lascia spazio all'individualismo, al fai da te, al vuoto... Quanto i tagli al sociale, la mancanza di investimento su politiche di sistema stanno incidendo sulla nostra società?

Cosa ne pensate?
Paola Scarpa
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