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Verona, il bullismo, la violenza, il vuoto...Cosa dicono gli educatori?

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2008 22:43
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Città: BOLOGNA
Età: 31
Sesso: Femminile
20/05/2008 16:17

Il clima di intolleranza che si sta creando è una sfida per gli educatori...
In questi ultimi mesi stiamo assistendo un po' attoniti, un po' impotenti a un aumento della violenza, dell'intolleranza, di episodi di spregio dei diritti della vita umana e del rispetto delle persone.
Sta ovvero, accadendo esattamente il contrario di quelli che sono i principi ispiratori di chi pratica l'educazione sociale: principi e valori che pongono al centro della nostra pratica professionale la solidarietà, la tolleranza e il rispetto dei diritti delle persone di qualsiasi sesso, religione, provenienza, etnia.
Quello che sta accadendo è una sfida per chi pratica questi valori e li ha trasformati in impegno professionale, di chi per natura e mission della sua professione sta accanto agli emarginati, agli ultimi, ai diversi per abbassare le barriere che si frappongono fra loro e le opportunità che la società e la vita offre loro.
Sono sconvolta da questi fenomeni che nulla hanno a che fare con la realtà quotidiana: episodi di xenofobia e di violenza stanno dilangando (per lo meno, sembra attravesro i media) anche in luoghi dove non ci sono emergenze sociali conclamati e dove la tolleranza e convivenza è sempre stata possibile, anche se con momenti di criticità e di tensione. Perchè sta accadendo questo, e cosa possiamo e dobbiamo fare come educatori? Credo che affermare questi valori in questo momento non sia una cosa da poco e mostrare che l'intolleranza e la violenza generano intolleranza e violenza sia un nostro compito... Abbiamo una responsabilità sociale come educatori che spesso è poco praticata, perchè l'educatore lavora più nel micro, nelle relazioni con le persone più che nelle attività pubbliche. Ma credo che questo clima sia anche figlio di un abbandono da parte di chi ha compiti educativi, dello spazio che sta al di fuori dei contesti "canonici" dell'educazione. Lo spazio dell'educazione sociale se non c'è o viene relegato ad ambiti ristretti, si vede subito. E recuperare quello spazio perduto e lasciarlo in mano alla "giungla" delle individualità e dell'intolleranza reciproca, non ci porta da nessuna parte. O meglio, ci porta da qualche parte in cui nessuno di noi vuole (più) vivere.
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Centro Studi Nazionale ANEP
centrostudi@anep.it
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